BAGGIO DEVE SAPERE    8

La Piazza d’Armi

Il cemento incombe, il 31 maggio il corriere della sera pubblica “La nuova piazza è pronta, si preme sull’acceleratore per non incorrere nelle modifiche del Pgt il cui aggiornamento è previsto nel prossimo autunno. Il progetto di Leopoldo Freyrie per conto di INVIMIT immobiliare del Ministero del Tesoro svela un –Eco- quartiere da 4000 alloggi”. Che piaccia o non piaccia quest’atto ha ottenuto l’effetto di cristallizzare le volumetrie che sono pari a quelle del quartiere di Citylife.

 

Le richieste di modifica del PGT per ridurre la quantità di cemento rischiano di compromettere gli affari dei costruttori. Siamo alle solite, appena si intravede la possibilità di fare soldi con il cemento tutti i buoni propositi ambientali, i bei discorsi in campagna elettorale, la responsabilità di un futuro compatibile passano in secondo piano. Vi sono progetti di riutilizzo compatibile dell’area che non vengono considerati, al contrario si studiano espedienti per impedire ai cittadini, veri proprietari del territorio di impedire un ulteriore inutile costruzione di case.

 

ABBIAMO presentato osservazioni di modifica al PGT per far si che la destinazione d’uso sia esclusivamente a verde, 

SOSTENIAMO il qualificato progetto delle “Giardiniere” che fa sintesi di altri presentati,  su richiesta, dal passato Consiglio di Zona

E’ POSSIBILE impedire un’altra operazione immobiliare utile principalmente ai costruttori e ai loro sponsor politici?

E’ ACCADUTO  nel 2015 quando la grande mobilitazione dei cittadini (NO CANAL) ha impedito lo scavo del canale per EXPO che avrebbe devastato il parco delle cave. Si è poi scoperta la corruzione dell’impresa appaltatrice.

NON PERDIAMO l’occasione di fermare ulteriore consumo di suolo e invertire la tendenza a cementificare il territorio

CHIEDIAMO che siano i cittadini,  i veri proprietari , a DECIDERE  le sorti di un’area verde così importante

 

FERMIAMO L’INVASIONE DEL CEMENTO TUTELIAMO IL TERRITORIO

 

 

    circoli del PRC  Municipio 7

BAGGIO DEVE SAPERE   7

 

La Piazza d’Armi Ormai in disuso da fine anni ’80, l’area delle esercitazioni militari detta Piazza d’armi è nel mirino della speculazione.

 

Siamo alle solite, appena si intravede la possibilità di fare soldi con il cemento tutti i buoni propositi ambientali, i bei discorsi in campagna elettorale, la responsabilità di un futuro compatibile passano in secondo piano.

Vengono trovate tutte le giustificazioni al consumo di  suolo e si perde un’altra occasione per invertire positivamente la tendenza. 

 

Il cemento incombe pericolosamente. 416 mila metri quadri di cui 290.000 edificabili, una ghiotta e imperdibile occasione per gli affaristi. Ogni cittadino sensibile ed informato sa che non vi è alcuna necessità di ulteriori costruzioni residenziali e quanto invece sia fondamentale evitare consumo di suolo e salvaguardare la  permeabilità.

Il comune di Milano ha individuato l’area come ATU 8-A (ambito di trasformazione urbana) soggetta ai parametri del PGT (piano di governo del territorio) quindi edificabile dal 50% al 70%

Dopo decenni di abbandono, falliti due tentativi di protocollo d’intesa tra istituzioni, il Demanio nel 2016 ha incaricato una società del ministero delle finanze di valorizzare l’area promuovendone la vendita. Su  www.investinitalyrealestate.com  è scritto che: si prevede di edificare una notevole volumetria residenziale oltre terziario e commerciale".

 

La natura negli anni ha lavorato, trasformando l’area delle esercitazioni militari detta Piazza d’armi in oasi di biodiversità, rifugio di specie animali e flora spontanea protette da leggi regionali e direttive CEE. L’importante polmone verde è stato recentemente inserito nei luoghi del cuore FAI a seguito della raccolta di oltre 3000 firme a sostegno della sua conservazione integrale come parco urbano

 

ABBIAMO presentato osservazioni di modifica al PGT per far si che la destinazione d’uso sia a verde, 

SOSTENIAMO il qualificato progetto delle “Giardiniere” che fa sintesi di altri presentati,  su richiesta, dal passato Consiglio di Zona

E’ POSSIBILE impedire un’altra operazione immobiliare utile principalmente ai costruttori e ai loro sponsor politici

E’ ACCADUTO  nel 2015 quando la grande mobilitazione dei cittadini ( NO CANAL) ha impedito lo scavo del canale per EXPO che avrebbe devastato il parco delle cave. Si è poi scoperta la corruzione dell’impresa appaltatrice.

NON PERDIAMO l’occasione di fermare l’inutile consumo di suolo e invertire la tendenza a cementificare il territorio

CHIEDIAMO che siano i cittadini a decidere le sorti di un’area verde così importante

 

FERMIAMO L’INVASIONE DEL CEMENTO TUTELIAMO IL TERRITORIO

 

    circoli del PRC  Municipio 7

Rispetta l'ambiente. Non gettare la carta a terra cestinala o riciclala  

 

 


BAGGIO DEVE

 

SAPERE   6

 

il Parco delle Cave……la storia infinita

 

I cittadini devono sapere che:

L’aggressione al parco continua, Il cemento incombe pericolosamente.

Dapprima l’ecomostro di Quarto Cagnino (PII Marchesi Taggia), poi le villette di via Milesi.

 

Ora si annuncia un ulteriore sfregio

 

Nell’area ex industriale Pompe Peroni in fondo a via Cancano un nuovo PII (Piano Integrato d’Intervento) prevede la costruzione di tre corpi di fabbrica.

Due torri rispettivamente di 7 e 13 piani a destinazione turistico alberghiero ed una costruzione di 2 piani ad uso artigianale.

Prosegue così l’opera di accerchiamento del patrimonio verde, per quanto l’area sia esterna al perimetro del parco l’altezza delle costruzioni è tale da oltraggiare senza ritegno alcuno il Parco delle cave patrimonio dell’Unesco.

Ma quale valutazione d’impatto paesistico? Nulla pare  possa fermare le colate di cemento, regolamento edilizio, piano di governo del territorio al di la delle belle parole legalizzano la cementificazione del territorio.

 Il CdZ 7 memore dell’esperienza PII Marchesi Taggia ha espresso parere negativo ma tutti sappiamo quale scarsa considerazione abbia la giunta comunale dell’istituzione zonale, soprattutto quando si muovono enormi interessi economici. In questi casi le affermazioni di principio o le sparate elettorali lasciano il tempo che trovano e sfiorano il ridicolo.

 

Noi invece badiamo alla sostanza e non ci arrendiamo, nei giorni scorsi il nostro consigliere ha presentato al consiglio provinciale una mozione a difesa del Parco che impegni le istituzioni a preservare ed esaltare il progetto naturalistico, confermare il perimetro del Parco delle Cave previsto nel Piano Particolareggiato del 1986 ed ampliarlo includendo l’area agricola prospiciente Cascina Caldera (via Caldera, via Novara, Canale Scolmatore”

Nella mozione si chiede inoltre di prevedere per interventi di trasformazione edilizia e viabilistica nelle aree limitrofe al Parco la procedura di Valutazione Ambientale Strategica con il conseguente coinvolgimento di  tutte le realtà ed i cittadini interessati”.

 

“Impedire che le aree confinanti col perimetro del Parco mutino destinazione d’uso”.

 

“Mettere in atto interventi di mitigazione per compensare l’impatto ambientale del P.I.I. Via Pompeo Marchesi, 55-58 e Via Taggia,13 adottato dal Comune di Milano con deliberazione di C.C. n. 62 del 13/10/2005”.

 

BAGGESI, VI INVITIAMO A SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE A SOSTEGNO DELL’INIZIATIVA

 FERMIAMO L’INVASIONE DEL CEMENTO TUTELIAMO IL TERRITORIO

                                                     

Rifondazione Comunista Baggio – Federazione Della Sinistra

Circolo ”O.Muzzana” 20 febbraio 2010        Rispetta l'ambiente. Non gettare la carta a terra cestinala o riciclala


 

 

 

BAGGIO DEVE SAPERE 5

il Parco delle Cave……la storia infinita

 

I cittadini devono sapere che:

 

Con la recente inevitabile rinuncia di Italia nostra scientemente provocata dagli amministratori milanesi si compie l’ultimo atto di una farsa il cui epilogo era scontato.

Il parco delle cave, qualificato esempio di progettualità, salvaguardia e democrazia ambientale, dall’inizio del 2010 sarà ufficialmente equiparato a giardino pubblico.

A fronte delle giustificate critiche provenienti da più parti e non solo dai soliti comunisti, la signora Moratti estrae il coniglio dal cappello.

Dovendo garantire alle associazioni la loro autonomia, dovendo provvedere alla manutenzione ma anche adempiere ai lavori di completamento del parco (recupero cava Ongari Cerutti) promessi da anni e mai iniziati, la sindaca ha deciso di dividere in due la gestione del parco.

A terzi la manutenzione ordinaria del verde, gli interventi straordinari e la progettazione del parco alla facoltà d’agraria dell’ Università Statale di Milano.

Una soluzione che sembra salvare capra e cavoli.

La competenza dell’università ovviamente non si discute ma ora l’amministrazione comunale ha le mani libere a differenza di quanto accadeva con Italia Nostra soggetto autonomo gestore unico a competenza naturalistica che travalicava i confini naturali e faceva da freno alla speculazione delle aree verdi attigue al parco.

Ora rimosso l’ostacolo Italia Nostra, messa nelle condizioni di disdire la concessione il rischio è elevato. Considerando che comune, provincia e regione sono dello stesso colore vi saranno meno ostacoli al consumo indiscriminato di territorio altrimenti detto speculazione edilizia.

Proponiamo che si definisca una zona di rispetto al di là di quelli che sono i contorni attuali del parco inglobando le aree verdi attigue, che venga vincolata e preservata da futuri appetiti edilizi.

 

Una cintura di sicurezza ambientale, un fatto concreto al di là dei soliti bla bla bla di chi a parole difende il verde e nei fatti ha persegue altri interessi. Sappiamo che c’è modo di garantire gli interessi privati e il bene collettivo, bisogna volerlo e se è il caso cambiare le regole che non sono divine ma scritte da uomini troppo spesso interessati. Lo scempio dell’ecomostro a Quarto Cagnino (P.I.I. Marchesi Taggia) funga da monito.

 

Il PRC ha intenzione di promuovere un incontro pubblico con chiunque sia disponibile ad agire dentro e fuori gli ambiti istituzionali.

 

FERMIAMO LE COLATE DI CEMENTO TUTELIAMO IL TERRITORIO

 

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Baggio  10 luglio 2009

 

Comunicato stampa

 

Con la recente inevitabile rinuncia di Italia nostra scientemente provocata dagli amministratori milanesi si compie l’ultimo atto di un a farsa il cui epilogo era previsto da tempo.Il parco delle cave qualificato  esempio di progettualità, salvaguardia e democrazia ambientale,  dall’inizio del 2010 sarà ufficialmente equiparato a comune verde pubblico.

Questo il risultato ottenuto da una giunta comunale ignorante e assoggettata ai padroni del territorio,  mani libere per dare sfogo all’ affare da sempre più remunerativo, la cementificazione del territorio.

I grandi speculatori già  da tempo brigano per Expo 2015, si accorciano i tempi del via libera ai lavori per l’autostrada Baggio/Malpensa,  oggi opera tanto inutile quanto costosa.

Un’ opera che devasterà il parco agricolo Sud  grande polmone verde considerato   enorme area da urbanizzare per l’arricchimento dei padroni di cui sopra e nessun beneficio per la collettività che ne subirà invece i danni a partire dal traffico.

 

Il partito della rifondazione Comunista ha da sempre contrastato le ripetute aggressioni  al Parco Cave nelle sedi istituzionali e con una campagna di contro informazione per svelare i loschi propositi. Alcuni nostri militanti hanno preso attivamente parte al nuovo “Comitato di Salvaguardia Ambiente” che grazie all’impegno dei nostri consiglieri provinciali e’ riuscito nel difficile intento di svelare alcune irregolarità del PII Marchesi Taggia arrivando ad ottenere il riesame del progetto da parte della competente commissione provinciale. Un grande impegno vanificato dallo scioglimento del consiglio provinciale, con il sollievo dei benpensanti e anche di qualche rappresentante della maggioranza amica.

 

In prossimità di Expo 2015 i nodi vengono al pettine; data l’uniformità di governo al comune, in provincia e regione l’aggressione speculativa di ogni spazio edificabile all’interno del parco agricolo sud non avrà ostacoli, fatto fino a ieri  impedito da Rifondazione Comunista in provincia.

 

Il nostro impegno per la difesa del parco delle cave e la complessiva tutela del territorio proseguirà comunque  insieme a chi (partiti associazioni singoli) al di la delle affermazioni di rito  ha veramente intenzione di mettere in discussione le regole che permettono il consumo indiscriminato del suolo. Tenteremo di contrastare il pensiero dominante coscienti della sproporzione delle forze che può però essere sovvertita dalla mobilitazione dei cittadini, come la storia insegna.

 

 

Rifondazione Comunista Baggio

Circolo ”O.Muzzana”

 

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BAGGIO DEVE 

 

 SAPERE  4

il Parco delle Cave……la storia infinita

 

I cittadini devono sapere che:

 

Italia Nostra il 30 giugno ha comunicato al Comune di Milano la rinuncia alla gestione del Parco Cave. Una decisione inevitabile data la convenzione firmata in precedenza che muta un progetto di sviluppo ambientale unico in Europa in una modesta attività di giardinaggio.

 

Questo il risultato ottenuto da una giunta comunale ignorante e assoggettata ai padroni del territorio, mani libere per dare sfogo all’ affare da sempre più remunerativo, la cementificazione del territorio.

 

Ora i nodi vengono al pettine; data l’uniformità di governo al comune, in provincia e regione l’aggressione speculativa di ogni spazio edificabile all’interno del parco agricolo sud non avrà ostacoli, fatto fino a ieri  impedito da Rifondazione Comunista in provincia.

I grandi speculatori già  da tempo brigano per Expo 2015, si accorciano i tempi del via libera ai lavori per l’autostrada Baggio/Malpensa,  oggi opera tanto inutile quanto costosa.

Un’ opera che devasterà il parco agricolo Sud  grande polmone verde considerato   enorme area da urbanizzare per l’arricchimento dei padroni di cui sopra e nessun beneficio per la collettività che ne subirà invece i danni a partire dal traffico.

 

Il partito della Rifondazione Comunista ha da sempre contrastato le ripetute aggressioni  al Parco Cave, nelle sedi istituzionali, animando attivamente Comitato Salvaguardia Ambiente zona 7  e con una campagna di contro informazione per svelare i loschi propositi. L’ impegno per la difesa del parco delle cave e la complessiva tutela del territorio proseguirà comunque  insieme a chi (partiti associazioni singoli) al di la delle affermazioni di rito  ha veramente intenzione di mettere in discussione le regole che permettono il consumo indiscriminato del suolo. Tenteremo di contrastare il pensiero dominante coscienti della sproporzione delle forze che può però essere sovvertita dalla mobilitazione dei cittadini, come la storia insegna.

 

                 Tutti ambientalisti a parole prima delle elezioni poi i fatti ……………..

 

NO ALLA CEMENTIFICAZIONE DEL TERRITORIO

    

 

                          

 

                          Rifondazione Comunista Baggio

                                    Circolo ”O.Muzzana”

                                                           10 luglio 2009

 

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BAGGIO DEVE

 

SAPERE  3

 

 

il Parco delle Cave……la storia infinita

 

I cittadini devono sapere che:

 

  • il Parco delle Cave  è stato dichiarato dall’ Unesco patrimonio dell’umanità per la sua rilevanza naturalistica  nonché parco cittadino unico in Europa
  • nonostante ciò in via Pompeo Marchesi si stanno edificando dei veri e propri eco-mostri aventi una volumetria di 112.000  metri cubi
  • Ia cementificazione (edificati già i primi due lotti) viene  realizzata a ridosso dell’oasi lacustre floro - faunistica più pregiata del parco è ha causato la distruzione del bosco del Marcionino,l’allontanamento della fauna locale e la distruzione di parte del fontanile omonimo
  • il progetto prevede anche l’edificazione di un centro commerciale alto 23,5m
  • il traffico veicolare che ne conseguirà sarà di 1000 auto giornaliere con conseguenze pesantissime per la viabilità stessa e l’eco sistema del parco

I cittadini devono sapere che tutto ciò si sta realizzando nella più assoluta latitanza dell’attuale amministrazione comunale.

 

Il Partito della Rifondazione Comunista (PRC) a suo tempo si è opposto al progetto esprimendo voto contrario sia nel Consiglio di Zona 7, sia in Consiglio Comunale. Grazie all’impegno del Comitato Salvaguardia Ambientale di Zona 7 e del Circolo Muzzana del PRC i cittadini devono sapere che:

 

  • Il 3/01/2009 è stato possibile realizzare un sopralluogo della Commissione Sviluppo del Territorio sull’area interessata ottenendo dal  Comune l’impegno a realizzare quanto prima una riunione della  Commissione con assessori e funzionari per l'approfondimento delle tematiche; commissione che ad oggi non è stata ancor convocata.
  • Il 15/01/09 è stata presentata dal Capogruppo del PRC una interrogazione  alla Provincia di Milano in merito alla mancanza di “valutazione paesistica” come prevede l'art. 22 del PII (Programma Integrato di Intervento).
  • il Consiglio Provinciale durante la seduta pomeridiana del 19/02/09 ha discusso la nostra interrogazione e grazie all’intervento decisivo del PRC è stata convocata per il 3/03/2009 la 7^ Commissione Consiliare della Provincia di Milano In cui sono state prese in esame punto per punto le questioni che da tempo il Comitato Salvaguardia Ambientale e il Circolo  Muzzana del PRC denunciano.
  • il Comitato ha proposto di aprire un tavolo tecnico su:

·         impatto ambientale e recupero del fontanile Marcionino

·         mitigazione dei due imponenti edifici (eco-mostri) e tutela del paesaggio

·         mantenimento della fascia di rispetto intorno al Parco delle Cave

A seguito di questa audizione, la 7^ Commissione ha deciso di svolgere un lavoro congiunto con la Commissione Comunale e l’Ente Parco (Parco Agricolo Sud Milano), allo scopo di addivenire a comuni intenti e predisporre una proposta di merito. Il 17 marzo è convocato un incontro tra L’assessore Mezzi, il Presidente della 7° Commissione, il Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano ed una delegazione del Comitato.

 

NO ALLA CEMENTIFICAZIONE DEL

 

 TERRITORIO

                    

                          

                                       

            Circolo "Muzzana" Baggio Forze Armate -- Marzo 2009                                                                                                                                                                                                                      

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“BAGGIO DEVE SAPERE” 2

 

 

Il parco delle cave patrimonio inestimabile e parco cittadino unico in Europa per le sue caratteristiche verrà ferito a morte dall’impatto ambientale del  PII – Programma Integrato d’Intervento “MARCHESI TAGGIA  un piano urbanistico di forte impatto che doveva essere più rispettoso del delicato equilibrio ambientale dell’area.

 

Non solo un a volumetria eccessiva su un’area contigua al parco ma anche fatti poco chiari riguardo le modifiche ambientali apportate sull’area.del secondo lotto quali la scomparsa di un bosco e si dice, l’interramento di un fontanile.

 

Rifondazione comunista  a suo tempo si è opposta al progetto, esprimendo voto contrario sia in zona che in consiglio comunale, sollecita pertanto i cittadini  e le altre forze politiche d’opposizione a  mobilitarsi e riflettere su una reale politica di difesa del territorio, svincolata da ogni pretesa necessità abitativa che favorisce solo gli interessi dei costruttori.

Stigmatizza il comportamento della maggioranza di destra in zona che avalla ogni cosa senza spirito critico in contrasto spesso con le dichiarazioni ufficiali di pretesa tutela del territorio.

 

Il  Prc Se  invita tutti coloro che hanno veramente a cuore il futuro del parco  e la difesa degli interessi collettivi a non tacere, indignarsi,  esigere le valutazioni di impatto ambientale, il rispetto dei vincoli paesaggistici,  pretendere trasparenza degli atti amministrativi e considerare la volontà di migliaia di cittadini che chiedono di impedire il ripetersi in futuro di casi del genere.

 

Diciamo basta a fiumi di parole  cui non seguono mai fatti conseguenti ma anche regole che devono essere messe in discussione così come il regolamento edilizio comunale o il  “piano regionale di governo del territorio” che paiono concepiti ad uso e consumo delle corporazioni del cemento.


Una sinistra degna di questa definizione deve agire senza compromessi in unica direzione tutelando realmente gli interessi collettivi in primis una radicale tutela dell’ambiente.

 

 Circolo” Muzzana”  Baggio Forze Armate

 

 

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PARCO DELLE CAVE

 

IL PASTICCIACCIO DEL SINDACO LETIZIA

 

E’ davvero paradossale ciò che sta accadendo da mesi

A dicembre 2006 l’amministrazione annuncia di non voler rinnovare la convenzione con Italia Nostra, nonostante l’apprezzamento e le sperticate lodi per i risultati ottenuti in un decennio di gestione competente e qualificata, viene deciso di stipulare convenzioni separate con le associazioni presenti nel parco. Analoga richiesta di alcune delle stesse portò ad una contestata delibera del cdz..

 

Inevitabile fu la reazione dei cittadini, del comitato di salvaguardia del parco. Vennero raccolte in breve tempo 16.000 firme che chiedevano inequivocabilmente di consentire la prosecuzione del progetto complessivo a salvaguardia della cintura verde ovest di Milano.

 

Una partecipata manifestazione davanti palazzo Marino obbligò la giunta milanese a rivedere la questione, Dopo attenta analisi il consiglio comunale, riaffermando la necessità della gestione complessiva del progetto decise di rinnovare la convenzione ad Italia Nostra  concordando un testo che rispondesse  alle aspettative dei soggetti coinvolti.

 

Fine della storia? No accade l’incredibile,

 

L’assessore Cadeo cestina il testo di cui sopra e lo sostituisce con altro di suo gradimento in cui al di là delle affermazioni di rito tra le righe relega il soggetto gestore ad una semplice manutenzione del verde al pari di una qualsiasi azienda di giardinaggio provocando

il rifiuto di Italia Nostra che annuncia pubblicamente la rinuncia.

 

La domanda sorge spontanea, schizofrenia congenita?

 

NO, i soliti malfidenti comunisti che vedono marcio ovunque  pensano invece che prendendo a pretesto le presunte incomprensioni tra gestore e associazioni, la signora Moratti in previsione dell’assegnazione a Milano dell’expo 2015 (guarda caso destinata nella nostra zona, pare nelle vicinanze del parco delle cave e bosco in città)  sia determinata a rimuovere ogni ostacolo alla presente e futura cementificazione.

 

 

LUNEDI 9 LUGLIO ALLE 19  NELLA SEDUTA STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO DI ZONA LE OPPOSIZIONI PRESENTERANNO UN ODG  IN CUI SI CHIEDE

“LA CONFERMA DEL MODELLO OPERATIVO PER IL COMPLETAMENTO DEGLI OBBIETTIVI DI QUALITA’ FINO AD OGGI REALIZZATI”

 

TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI A FAR PESARE CON LA LORO PRESENZA LA VOLONTA’ DI SALVAGUARDARE E SVILUPPARE IL PROGETTO.

SALVIAMO IL PARCO E CONTRASTIAMO LA SPECULAZIONE.

 

 

 

Ciclato in proprio  circolo “O. Muzzana” Giugno 2007