Per una coalizione popolare e pacifista

La guerra in corso, e le politiche del governo Draghi, confermano che il bipolarismo è un gioco truccato e che occorre lavorare per la costruzione di un’alternativa popolare e autenticamente di sinistra ai poli politici esistenti. È sceso in campo un nuovo atlantismo militarizzato ed aggressivo che vede in prima fila PD e FdI e che cambia ulteriormente in peggio l'Italia e la UE. Un neo atlantismo sostenuto da tutti i poteri. Una UE ormai al traino di USA, NATO, GB e Polonia. Con una rottura della globalizzazione per linee geopolitiche e conseguenze catastrofiche in termini di politiche alimentari ed energetiche. A pagare sono le masse popolari e la democrazia.

Esce confermata la necessità, pur tra tante difficoltà, di perseguire la strada indicata nel congresso nazionale di costruzione di “uno schieramento, una soggettività, un’aggregazione che, per dimensioni e credibilità, possa rappresentare una alternativa allo stato di cose presente”. Proprio la vicenda della guerra ha evidenziato che la maggioranza del paese non condivide le scelte dello schieramento bellicista preponderante in parlamento e nell’informazione. Bisogna avanzare al più presto una coerente proposta politica pacifista che parli a una maggioranza del paese oggi priva di rappresentanza e un programma sociale che parli alle classi popolari e lavoratrici.

Va rifiutato l’uso strumentale dell’antifascismo a fini elettorali non solo per l’evidenza che il PD è riuscito a condividere governi con tutti i principali esponenti della destra (anche quelli che vengono da MSI-AN) ma soprattutto per la costatazione che proprio il bipolarismo ha consentito al partito della fiamma tricolore di raggiungere livelli di consenso mai avuti durante la storia repubblicana. In Italia c’è bisogno di un antifascismo popolare che rilanci la lotta per l’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza. In questo quadro per rilanciare la democrazia costituzionale, ridando credibilità a un parlamento privo della volontà di rappresentanza popolare, rilanciamo in ogni sede una lega per il proporzionale proponendo di convergere a tutti gli autentici democratici sulla rivendicazione di leggi elettorali che reintroducano il semplice principio “una testa un voto”.

Le posizioni del PD sulla guerra, come sulle principali questioni ambientali e sociali, evidenziano la natura ornamentale e subalterna di una sinistra che persegue l’alleanza e il “campo largo” utilizzando suggestioni rossoverdi a prescindere dalla concretezza dell’impianto programmatico. Sul piano dei risultati più che “coraggiosa” si tratta di una scelta del tutto inefficace, anzi dannosa perché ostacola la costruzione e la prefigurazione di un’alternativa sociale e politica.

C’è bisogno invece di una coalizione popolare, pacifista, ecologista, sociale, femminista e antifascista, che si proponga di aggregare un blocco sociale su un programma di attuazione della Costituzione, di radicale alternativa per il nostro Paese, per la pace e un eco-socialismo del XXI secolo. C’è bisogno di un programma di rottura e cambiamento nel governo del paese e di un profilo in grado di renderlo percepibile come necessario per larghi settori popolari e capace di suscitare partecipazione e mobilitazione. Il percorso che si deve realizzare in tal senso deve darsi l’obiettivo di coinvolgere la partecipazione di chi in questi anni si è allontanata/o da ogni prospettiva di politica organizzata.

La Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale, guidata da Mèlenchon, dimostra che un programma e un discorso coerentemente di sinistra e ambientalista non sono condannati in Europa al minoritarismo.

Certo nel nostro paese non ci sono stati i cicli di lotte di massa e gli scioperi che hanno in Francia contrastato le misure antipopolari e le “riforme” neoliberiste. E’ evidente che per cambiare i rapporti di forza c’è bisogno di una ripresa delle lotte. Per questo lavoriamo per la convergenza dei movimenti come abbiamo fatto con la Società della cura, il Forum dei movimenti, il rapporto con il collettivo di fabbrica e il gruppo di supporto Insorgiamo della Gkn, le tante campagne in cui siamo impegnate/i.

La convergenza sociale e la costruzione di una proposta politica non sono sovrapponibili ma neanche separate. La necessità della riapertura di un ciclo di lotte e la questione del ritorno della sinistra sul terreno della rappresentanza istituzionale non vanno contrapposte. L’assenza nello spazio della politica istituzionale e quindi del dibattito pubblico di una sinistra anticapitalista e antiliberista, femminista, ambientalista e pacifista pesa anche sulla capacità di incidere dei movimenti e contribuisce alla passivizzazione e alla spoliticizzazione delle classi popolari.

Non basta la riaffermazione della nostra alterità al centrodestra e al centrosinistra + M5S. La crisi di sistema in termini di legittimità e di rappresentanza è un fatto oggettivo. Bisogna intercettare la rabbia e la disaffezione di una massa senza rappresentanza, che non si riconosce nell’attuale sistema politico e a cui bisogna proporre una prospettiva democratica di cambiamento. Lo possiamo fare nel lungo periodo stando in relazione con i bisogni materiali (sussistenza, lavoro, casa, salute, ecc.) delle fasce sociali che più subiscono le conseguenze del neoliberismo. Dobbiamo saper parlare a questa parte della società oggi largamente esclusa dal sistema politico, dobbiamo farlo non dall’esterno ma stando all’interno delle tante situazioni di disagio, di protesta, di rabbia sociale. Soltanto stando dentro questo campo, non importa se impolitico, riorganizzando una linea critica del basso contro l’alto, contro un sistema oligarchico che concentra il potere e il denaro in poche mani, abbiamo la possibilità di ricostruire le basi di radicamento di una sinistra di alternativa. Nel breve periodo abbiamo bisogno di un discorso e di una proposta politica che riesca a parlare anche attraverso i media e a suscitare attenzione e interesse in questi settori sempre più vasti del paese.

In questi mesi abbiamo lavorato sul terreno sociale e politico per costruire interlocuzioni in direzione della concretizzazione di una proposta politica di alternativa. La guerra e l’urgenza della mobilitazione hanno in parte rallentato i percorsi in cui eravamo impegnate/i ma ne hanno rafforzato le ragioni.

Intorno all’appello “per la rinascita della sinistra”, promosso da Angelo d’Orsi, si sono raccolte adesioni significative in direzione di una costituente. L’appello rossoverde di Transform ha aperto la riflessione per il rilancio di un progetto e di una pratica ecosocialista di ambientalismo anticapitalista e antiliberista non subalterno. L’appello delle lavoratrici e dei lavoratori indica il bisogno di una proposta politica che sia chiaramente di classe con un programma incentrato sui temi del lavoro e del reddito.

Lavoriamo sui territori per costruire iniziative di partito e/o unitarie di discussione sul tema della guerra e la necessità di un’alternativa di pace, ecologia e giustizia sociale relazionandoci con i promotori degli appelli che aiutano a ricostruire una sfera pubblica di sinistra.

Giudichiamo assai positivo il percorso avviato con la nascita della componente unitaria ManifestA – PAP – PRC alla Camera e auspichiamo che presto se ne aggiunga una analoga al Senato. Anche la ricostruzione di relazioni unitarie con Pap è un fatto positivo. Lavoriamo per la confluenza delle soggettività della sinistra antiliberista e anticapitalista in un progetto che però acquisterà forza e credibilità solo se riuscirà a diventare un movimento popolare ampio e popolare, partecipato e plurale.

Abbiamo registrato forte sintonia con Luigi De Magistris sul progetto di costruire una coalizione politica e sociale, una coalizione-movimento popolare, che coinvolga partiti e soggettività di diversa natura impegnate sul piano sociale e politico. A supporto di questo progetto si è aggregata per iniziativa di Piero Bevilacqua una rete di intellettuali e di competenze per un lavoro di elaborazione di un programma da proporre al paese. Si tratta di primi passi di una possibile riaggregazione di energie e intelligenze.

Riteniamo importante per lo sviluppo del movimento pacifista la scelta di molte realtà del mondo cattolico e cristiano di schierarsi contro la guerra e l'invio di armi. Per la forte sensibilità sui temi della pace, della giustizia sociale, dell’antirazzismo, della consapevolezza ecologica e della solidarietà con il sud del mondo costituiscono un interlocutore importante anche per una coalizione popolare.

La Direzione nazionale impegna la segreteria a proseguire il percorso intrapreso con Luigi De Magistris, la componente ManifestA, in cui coinvolgere tutte le soggettività politiche e sociali, da quelle della sinistra anticapitalistica, sino alle associazioni cattoliche, pacifiste, ambientaliste, femministe, meridionaliste, sulla base della linea emersa al congresso, allargando e approfondendo tutte le interlocuzioni sociali e politiche, a partire dalle personalità che hanno promosso e aderito agli appelli citati e dalle esperienze territoriali, per definire il profilo e i contenuti della proposta e avviare un processo di partecipazione e discussione che attraversi il paese.

È necessario individuare rapidamente un percorso visibile e riconoscibile, un processo politico aperto a tutti i soggetti interessati: partiti, organizzazioni, movimenti, associazioni, istanze, vertenze territoriali e singole persone. Questo va sostanziato auspicabilmente in tempi brevi, definendo come base di partenza gli obiettivi politici e le regole di funzionamento collettivo per avviare un’ampia discussione - nei territori come a livello nazionale - e declinare a livello di massa il progetto politico. Occorre dare sostanza a una progettualità di lungo respiro, che non nega e non sottovaluta l’appuntamento elettorale, ma si prenda cura della nascita di alleanze strategiche, per essere strumento efficace dell’opposizione sociale. Per dirla con l’Insorgiamo della GKN: non contendersi gli spazi esistenti, ma replicarli, farli crescere, moltiplicarli.

La Direzione nazionale impegna circoli, federazioni e regionali al massimo impegno nelle campagne contro la guerra e il carovita e invita alla mobilitazione e partecipazione alla manifestazione nazionale NO BASE a Coltano del 2 giugno e alla manifestazione nazionale contro la guerra indetta dalla comunità curda a Roma del 4 giugno.

documento approvato dalla direzione nazionale con un voto contrario e due astenuti, domenica 29 maggio 2022


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Documento del Federale 18 settembre su situazione politica e elezioni a Milano
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Il C.P.F. elegge la nuova Segreteria
Pubblichiamo il documento politico approvato dal Comitato Politico Federale del 18 maggio 2010 che ha eletto la nuova Segreteria della Federazione Milanese di Rifondazione Comunista

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Documento approvato al Cpf - Elezione nuova segreteria
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Situazione Prc Milano - Documento del circolo 28 aprile 2010
Situazione PRC Milano Documento del circ
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Invito firma referendum acqua a precedenti firmatari mozione parco
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Elenco seggi competenza circolo Muzzana
Regionali 2010 elenco seggi competenza
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Partito della Rifondazione Comunista                                                                    Milano 23/02/2010

Circolo Muzzana

Via Nikolajevka, 5 – Milano

 

Lettera aperta alle compagne, ai compagni,ai simpatizzanti

 

Care compagne/i e simpatizzanti il 28 ,29 marzo si vota per le regionali, come partito della Rifondazione Comunista (Federazione della Sinistra) vogliamo e dobbiamo essere protagonisti.

Il circolo Muzzana ha organizzato una serie di iniziative per rendere efficace la visibilità del partito,

la presenza sul territorio (Baggio zona 7) è vitale perché attualmente è l’unica possibilità  che abbiamo (la legge sulla par condicio limiterà la nostra presenza in TV) per diffondere il nostro programma.

Compagne/i e simpatizzanti, come Direttivo del Circolo Muzzana crediamo che sia questa una prova da non fallire, riteniamo pertanto doverosa la partecipazione alle iniziative programmate.

In questo periodo sono in gioco non solo la sopravvivenza economica del partito ma anche la possibilità di continuare ad esistere come reale forza di opposizione alle politiche neoliberiste di questo governo.  

E’indispensabile uno scatto di orgoglio, risvegliare quella passione politica un poco sopita, quella passione che negli anni  passati ci ha visto protagonisti nelle lotte, sempre in prima linea tra la gente i lavoratori e in difesa della democrazia. Riconoscibili  come quelli che hanno creduto e credono  nell’utopia  di  ”un altro mondo possibile”.

Il nostro non è solo un invito compagne/i e simpatizzanti , vuole essere una chiamata senza se e senza ma alla  partecipazione, restare alla finestra o semplicemente criticare non è  da compagni, non è più possibile oltre che inutile.

Riteniamo inoltre che questo sia il momento in cui bisogna prendere parte e considerare l’adesione al partito,  pertanto chiediamo:

  • ai nostri iscritti a rinnovare la tessera.
  • agli ex di prendere seriamente in considerazione l’opportunità di tesserarsi nuovamente.
  • ai simpatizzanti di tesserarsi perché il Circolo ha bisogno di nuove energie.

 

PARTECIPIAMO CONVINTI E RISCOPRIAMO LO SPIRITO DI CLASSE CHE CI RENDE SI VERAMENTE DIVERSI DAGLI ALTRI

Ci troviamo al Circolo ogni lunedì dalle ore 21. VI ASPETTIAMO

 

Riportiamo alcune iniziative programmate  (volantinaggio elezioni,soggette a modifiche)

3 marzo mercato di via Creta ore 10-12

5 marzo mercato via Fratelli Di Dio ore 10-12

6 marzo Coop Quarto Cagnino ore 15,30- 18

9 marzo mercato via Olivieri (vicinanza piscina Venegoni)  ore 10-12

12 marzo mercato via Pistoia ore 10-12

16 marzo Ospedale S. Carlo  ore 17-18,30

17 marzo metro Bisceglie 17,30-19 

21 marzo Parco delle cave (via Carcano) orario da definire, l’iniziativa più qualificante.

parteciperanno Luciano Muhlbauer, capogruppo regionale (capolista) Prc e Massimo Gatti consigliere provinciale per la Federazione della sinistra.

Restano da definire le iniziative per l’ultima settimana di marzo

 

Ultimo ma non meno importante

Tenendo conto dell’importanza della presenza ai seggi (visibilità del partito), vi invitiamo a comunicare la disponibilità come rappresentante di lista ai compagni:

Crepaldi Luigi  cell. 3336846519; Moda Pasquale cell. 3401816279; Ciovetta Cesare cell. 3355894955

 

Il Direttivo

Saluti comunisti